Viaggio spirituale di Capodanno in Tunisia con don Angelo Silei

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Prossima partenza

31/12/2025

Durata

8 giorni
(7 notti)

Quota base

1.740,00 €

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Viaggio spirituale di Capodanno in Tunisia con don Angelo Silei: un’occasione unica per ripercorrere le radici del cristianesimo, in una terra che custodisce segreti e testimonianze spesso dimenticate. La Tunisia è un buon punto di partenza sulla tesi che il professor Claude Lepelley sosteneva, ossia che “Il cristianesimo occidentale non è nato in Europa, ma nel sud del Mediterraneo”. Il nostro cammino sarà una scoperta profonda, supportata dalle visite ai vari siti archeologici e storici e arricchita dalle letture che affronteremo insieme in loco.

Questo viaggio spirituale di Capodanno in Tunisia non è solo una pausa dal quotidiano, ma un’opportunità per riavvicinarsi alla storia delle origini, per interrogarsi e per lasciarsi trasformare dal silenzio e dalla bellezza. La Tunisia offre infatti molto più di quanto ci si aspetti: le sue origini puniche, il sovrapporsi delle epoche romana, bizantina e araba, danno vita a un mosaico storico e culturale di rara ricchezza. E proprio i mosaici, custoditi in templi, chiese e ville, raccontano visivamente questa stratificazione di civiltà, accompagnando lo sguardo e la mente in un percorso di memoria e spiritualità.

Non mancherà lo stupore davanti ai paesaggi naturali: il deserto, immenso e silenzioso, le oasi come miraggi di vita, le montagne e i laghi che impreziosiscono il territorio. La Tunisia, vicina ma poco conosciuta in questa sua dimensione interiore, si rivelerà come un ponte tra le fedi, le culture e i secoli. Un luogo dove iniziare l’anno nuovo con uno sguardo diverso, più aperto, più profondo.

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Programma

  1. 1
    1° giorno

    Ritrovo all’aeroporto di Firenze (è possibile partire da altre città italiane con eventuale supplemento) e partenza per Tunisi via Roma Fiumicino.  All’arrivo, superati i controlli doganali, incontriamo la guida e raggiungiamo Cartagine importantissima città fondata dai Fenici, dove secoli dopo studiò S. Agostino. Visitiamo il sito archeologico con l’anfiteatro (tra i dieci più grandi del mondo romano) luogo del martirio delle sante Perpetua e Felicita e compagni (Saturus, Secundulus, Revocatus e Saturnius) il 7 marzo 203 sotto Septimio Severo, scoperto dal Padre Delattre nel 1900. Nella cappella della fossa centrale che ricorda il luogo della prigione dei martiri, leggiamo parte della Passione delle sante scritta da un testimone oculare.  Visitiamo l’acropoli punica di Byrsa., dove invece facciamo memoria dei Martiri di Abitina, il vescovo di Abitina, Fundene, obbedendo alle autorità locali aveva consegnato i testi sacri. Così i fedeli si riunivano segretamente in casa dove il sacerdote Saturnino celebrava. Una domenica furono però sorpresi durante la celebrazione: arrestati, furono portati a Cartagine il 12 febbraio 304, così ritiene storicamente sant’Agostino. Di fronte alla ragione di quel radunarsi, tutti rispondevano “Noi siamo cristiani e non possiamo vivere senza celebrare le festa del Signore”. Riportati in carcere, non si hanno notizie chiare di come siano morti: se per fame o per le torture subite. Certo è che lo fecero per restare fedeli all’Eucaristia, al Giorno del Signore.  Andiamo al ristorante per il pranzo.  Nel pomeriggio raggiungiamo Sidi Bou Said, grazioso e pittoresco villaggio arroccato su un dirupo affacciato sul Mediterraneo, caratterizzato da abitazioni dipinte di bianco, sulle quali risaltano i portoni azzurri e i colori sgargianti di fiori e piante. Al termine raggiungiamo Gammarth, e ci sistemiamo in hotel. Cenone di Capodanno in hotel.

  2. 2
    2° giorno

    Prima colazione in hotel. Oggi iniziamo la nostra conoscenza di Sant’Agostino, iniziamo da Bulla Regia importantissima città di origine berbera fino alla romanizzazione avvenuta intorno al 234 d.C., decadde lentamente sotto il dominio bizantino. Come in altre città del Tardo Impero, l’aristocrazia locale ebbe la possibilità di aumentare l’estensione delle proprie abitazioni a scapito dello spazio pubblico. I dati storici posteriori su Bulla Regia sono pochi: il cristianesimo subentrò alla religione locale e pagana sicuramente nel IV sec. Lo testimoniano i numerosi luoghi di culto della città: la cattedrale con il Battistero, la contigua piccola cappella votiva di epoca bizantina e la necropoli funerario cristiana fuori dalla città. Non conosciamo i nomi dei vescovi prima di Epigono alla fine del IV sec., quando Sant’Agostino diretto verso Cartagine vi fece tappa (1 agosto 399) e vi pronunciò un sermone indignato contro la passione per gli spettacoli teatrali che erano che erano opera del diavolo. Possiamo leggere il testo e celebrare la S. Messa. Pranziamo e proseguiamo per Dougga: le sue imponenti rovine testimoniano una città numida romanizzata, sviluppata in modo davvero unico dal punto di vista urbanistico: i suoi quartieri sono disposti a terrazze di cui le centrali erano destinate alle abitazioni private più importanti e agli edifici pubblici. Il monumento più imponente del complesso è il Capitolium, eretto dall’imperatore Marco Aurelio e dedicato alla triade capitolina: Giove, Giunone e Minerva. Questo sito è annoverato nell’elenco del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 1997. Questa città non venne visitata da Sant’Agostino ma dove facciamo memoria, presso la chiesa funeraria del IV sec. dei martiri di Dougga (sconosciuti nella storia ma probabilmente martiri nel 303). Vediamo la cripta funeraria e la tomba della vergine consacrata “Victoria sanctimonialis in pace” qui possiamo leggere alcuni testi di Sant’Agostino che fanno riferimento ai martiri. Proseguiamo poi per Kairouan. Ci sistemiamo in hotel, cena e pernottamento.

  3. 3
    3° giorno

    Mattinata dedicata alla visita di Kairouan, quarta città santa dell’Islam, dopo La Mecca, Medina e Gerusalemme. È circondata da una cinta muraria color sabbia, e racchiude preziosi monumenti che testimoniano un glorioso passato: la Grande Moschea, costruita con tantissime colonne e capitelli corinzi recuperati dall’antica Cartagine ed affiancata dal più antico minareto del nord Africa; la Moschea del Barbiere; il seicentesco pozzo sacro Bir Barbutta. All’esterno delle mura invece troveremo i bacini idrici degli Aghlabiti, costruiti per assicurare alla città le riserve d’acqua nei periodi di siccità. Il nostro itinerario prosegue per Sbeitla, l’antica Sefutela romana. Ci attende la spettacolare zona archeologica: il Foro, con il suo arco monumentale, la piazza lastricata, lo straordinario Campidoglio di pietra dorata, formato da tre templi affiancati e dedicati rispettivamente a Giove, Giunone e Minerva. Tra le rovine troveremo anche alcuni luoghi di culto cristiani, come: i resti della chiesa dei Santi Gervasio, Protasio (che ci fa notare il forte legame che la Chiesa di Tunisia del V-VI secolo d.C. teneva ancora vivo coi martiri e questo dimostra che tale ricordo era vissuto per secoli dalle Chiese) ed il Battistero con il suo significato simbolico del battesimo: i tre scalini indicano i tre giorni che Gesù trascorse nel sepolcro (la vasca indica infatti anche la tomba). Il catecumeno entrava da Occidente (il mondo delle tenebre) e saliva a Oriente.  Testimonianza del rito battesimale per immersione totale praticato agli adulti, segno della conversione al cristianesimo. In serata arrivo a Tozeur, la “città delle gocce di luce”, circondata da una splendida e rigogliosa oasi che conta un numero incredibile di palme da datteri. Sistemazione in albergo, cena e pernottamento.

  4. 4
    4° giorno

    Trattamento di pensione completa. La mattina ci attende l’escursione in fuoristrada alle celebri Chebika, Tamerza e Mides, tre piccole oasi ognuna diversa dall’altra, situate nel mezzo di una zona montagnosa e desertica: indimenticabili paesaggi di rocce rosse, giardini lussureggianti, cascate e canyons. Mides sorge a ridosso del confine algerino ed è la più elevata delle tre: in una splendida scenografia, il vecchio villaggio, abbandonato alla fine dell’Ottocento dopo un terremoto, sembra sospeso sopra pareti verticali di profondi burroni che lo circondano su tre lati. Tamerza sorge sul sito di un antico insediamento romano, divenuto sede episcopale in epoca bizantina; il nucleo antico conserva qualche tomba e interessanti esempi di case costruite con terra argillosa, sassi e paglia. Chebika è una delle oasi più affascinanti della regione, con un villaggio abbandonato costruito in pietra e terra, aggrappato sul fianco della montagna. Splendide sono anche le gole, a poca distanza dal centro, dove sgorgano le sorgenti che alimentano l’oasi. Nel pomeriggio passeremo dalle jeep ai calessi per addentrarci nell’oasi di Tozeur, dove il vecchio e il nuovo si accostano armoniosamente con le case che mostrano belle facciate decorate a motivi geometrici, ottenuti con mattoni sporgenti e rientranti di color ocra. Rientro in hotel, cena e pernottamento.

  5. 5
    5° giorno

    Prima colazione in albergo e pranzo in corso di viaggio. Ripartiremo con il nostro pullman per attraversare il Chott el Jerid, un’immensa estensione pianeggiante di laghi salati, che durante i periodi caldi per effetto dell’evaporazione si trasformano in distese di cristalli di sale. Arriveremo così a Dous la porta del deserto del Sahara: cordoni di dune dorate, distese di sabbia a perdita d’occhio, una grande oasi e una città nata all’ombra di un immenso palmeto, creato dai francesi all’inizio del Novecento. Celebrazione della S. Messa o nel deserto o nel Chott e visto che ci troviamo vicino all’Algeria possiamo ricordare la figura di Charles de Foucauld che all’arrivo a Bénis-Abbès, inizia la nuova vita religiosa e lo porteranno ad affermare che  “La fede è ciò che ci fa credere dal profondo dell’anima tutti i dogmi della religione, tutte le verità che la religione c’insegna, per conseguenza il contenuto della Sacra Scrittura, e tutti gli insegnamenti del Vangelo: in una parola, tutto ciò che ci viene proposto dalla Chiesa…”. Sistemazione in hotel, cena e pernottamento.

  6. 6
    6° giorno

    Dopo la prima colazione partiamo dal nostro hotel in Jeep per raggiungere l’oasi di Ksar Ghilane che ha un aspetto marcatamente sahariano: fiorenti giardini, alimentati da una sorgente termale, spuntano in mezzo alle dune del Grande Erg. Qui ci riapproprieremo del nostro pullman per dirigerci verso Matmata, una piccola città berbera immersa in un paesaggio arido, prevalentemente roccioso, con crateri e crepacci, con un clima torrido quasi insopportabile che ha costretto i suoi abitanti a scavare le proprie abitazioni nel sottosuolo, collegate le une alle altre da un intricato sistema di gallerie. Ne visiteremo alcune e ci fermeremo a parlare un po’ con i suoi abitanti. Pranzo in ristorante lungo il percorso che ci porterà, a Sfax cena e pernottamento in hotel.

  7. 7
    7° giorno

    Oggi avremo una giornata più lenta e tranquilla con trattamento di pensione completa. Passeggiata nella Medina di Sfax con gli enormi baluardi che la proteggono, con le botteghe che danno sui vicoletti e le case dai balconi in ferro battuto con le facciate molto decorate. Gli amanti del cinema riconosceranno uno dei set del film il Paziente inglese. Raggiungiamo poi El Jem con l’anfiteatro dell’antica città romana di Thysdrus, costruito circa 200 anni dopo Cristo, il terzo per grandezza del mondo romano e il più grande d’Africa, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco e il vicino piccolo ma estremamente interessante museo archeologico. Ci dirigiamo poi verso Hammamet, sistemazione in hotel, cena e pernottamento.

  8. 8
    8° giorno

    Prima colazione in albergo e pranzo in ristorante. La mattinata la dedichiamo alla Medina di Tunisi che è un vero e proprio scrigno di ricchezze storiche, religiose e culturali ed è caratterizzato da un’architettura prettamente coloniale: questo è il luogo più autentico dove ci si può immergere nei colori, tradizioni e profumi tipicamente tunisini, con l’impressione di essere in un’altra città e di perdersi nel tempo e nello spazio. Un labirinto di vicoli stretti in mezzo ai quali si trovano vari souk, minareti, porte colorate, antiche inferiate, passaggi coperti, musei e luoghi di cultura, sale da tè, scuole coraniche, bagni turchi e minuscoli panifici. Nel pomeriggio visita al Museo del Bardo che conserva le più importanti memorie cristiane in mosaici che si possano trovare e che ci permettono di fare un sunto di quanto sia stato importante il nostro cammino in questa terra. In tempo utile trasferimento in aeroporto per le operazioni d’imbarco. Alle ore 19.00 partiamo con volo ITA per Firenze (è possibile aggiungere con eventuale supplemento voli per diverse città italiane), via Roma Fiumicino.

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Viaggio spirituale di Capodanno in Tunisia con don Angelo Silei

Partenze Disponibili

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  • Partenza

    31

    dic

    2025

    Ritorno

    7

    gen

    2026

    8 giorni (7 notti)

    Volo di linea ITA da Firenze - Roma - Tunisi e ritorno, in classe economica. Altri aeroporti su richiesta

    1.740,00 €

    Quota base a persona

    50,00 €

    Quota d’iscrizione

    Accompagnato da

    Animatore spirituale
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