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Capodanno in Iran: l’antica Persia

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Durata

9 giorni
(8 notti)

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Un viaggio intenso verso una terra da sempre considerata un faro della civiltà, abbattendo il muro degli stereotipi che la circondano, entrando in punta di piedi nella cultura di un popolo dal sorriso contagioso e dalla religiosità profonda.

Viaggeremo con gli occhi all’insù per ammirare il cielo azzurro cobalto e le vertiginose cupole turchese dell’architettura islamica: con il cuore aperto per ascoltare il sussurro di piccole comunità cristiane che testimoniano un Vangelo autentico e praticano l’ecumenismo cristiano.

Se cercate un posto che non sia né Oriente né Occidente, esotico e affascinante… l’avete trovato.

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Programma

  1. 1
    1° giorno

    Ritrovo dei partecipanti in aeroporto a Malpensa; disbrigo delle formalità d’imbarco e partenza in mattinata con volo Austrian Airlines per Teheran (via Vienna). Pasti a bordo. Arrivo in serata; disbrigo delle pratiche d’ingresso per l’ottenimento del visto, incontro con la guida e trasferimento in albergo; sistemazione nelle camere riservate, cena e pernottamento.

    Questa area meridionale fu sede di vari regni che si susseguirono (Elamiti, Medi, Babilonesi, Persiani). Qui sono nati i grandi poemi mitici sull’origine del mondo, sul senso della vita e sull’amicizia come la celebre Epopea di Gilgamesh che hanno influenzato i primi capitoli della genesi biblica.  La Bibbia stessa poi ci offre molti libri per descrivere questa terra antica tra i quali Esdra, Neemia oltre a documenti extrabiblici, tra i quali i papiri di Elefantina e le Antichità Giudaiche di Giuseppe Flavio. 

    Gli ebrei infatti vi erano stati trasferiti in varie circostanze dai Babilonesi dal 597 al 582 e con l’avvicendarsi delle generazioni essi si erano talmente acclimatati al nuovo ambiente che molti di loro non pensavano affatto di rimpatriare. Anzi sentivano l’esigenza di mettere le loro capacità al servizio del paese in cui risiedevano, come aveva suggerito loro il profeta Geremia (c. 29). E in questo contesto erano garantiti gli scambi culturali tra i due gruppi.

  2. 2
    2° giorno

    Prima colazione e inizio delle visite della città di Teheran, capitale dell’Iran, con circa 12 milioni di abitanti.  Visita del celebre Museo Archeologico Iran-e Bastan, ricco di reperti ed opere risalenti ai grandi periodi della storia persiana, dagli Achemenidi ai Parti e Sassanidi. Successiva visita al Museo del Vetro e della Ceramica, che propone una splendida esposizione con centinaia di reperti provenienti soprattutto da Neishabur e Kashan,  e risalenti al II millennio.  La giornata a Teheran terminerà con la visita del Palazzo Golestan, recentemente inserito nel Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco: è un complesso di edifici eretti nel XVII secolo e splendidamente decorati. Nel pomeriggio partenza con volo interno per Shiraz. Snack a bordo. Arrivo a Shiraz sistemazione in hotel, cena e pernottamento.

    Sarà interessante perdersi in questa cittadina dalla natura rigogliosa che ha offerto ai suoi poeti immagini, armonie e profumi per descrivere le sfaccettature dell’anima, la profondità della sensualità e degli stati mistici. Nel giardino dove riposa il poeta Hafez i cui versi ispirano ancora oggi i giovani iraniani leggeremo alcune sue liriche: “Orsù mettiti in strada, dirigi i tuoi passi alla pietra miliare dell’amore, che gran beneficio otterrai se completerai questo viaggio” (Canzoniere, 137).  Qui la rosa, simbolo di Shiraz, simboleggia sia la civilizzazione che la percezione del mondo: immagine dell’amore, del mistero delle scienze e delle della purezza dei cuori e soprattutto espressione della bellezza divina. Un’immersione nelle Arti islamiche…

  3. 3
    3° giorno

    Prima colazione e partenza in bus per escursione a Persepoli, capitale “spirituale” dell’Impero Achemenide, la maestosa città-palazzo dei re persiani, edificata nel VI sec. a.C. e distrutta da

    Alessandro Magno come vendetta del saccheggio di Atene durante le guerre persiane. Persepoli è sicuramente uno dei complessi più importanti del mondo perché prima Dario e poi Serse avevano fatto affluire in Persia i migliori artigiani del loro mondo, costruendo un palazzo che doveva essere la summa dell’architettura e della scultura del tempo. Visita approfondita del Palazzo Primavera.

    La visita prosegue con Naqsh e Rostam, il sito archeologico delle tombe dei re achemenidi, purtroppo ormai vuote, celebri per i bassorilievi sassanidi. Rientro a Shiraz, ed inizio della visita della città, città nota per i suoi giardini e per la mitezza del clima e per alcuni importanti monumenti come il complesso di Vakil (moschea, hammam, bazar), la fortezza di Karim Khan (esterno), la tomba di Hafez ed il caravanserraglio di Moshir.

    Rientro in albergo in attesa del nuovo anno, che in Iran non si festeggia.

    Passeggeremo tra le rovine del sito archeologico di Persepolis, costruito da Dario I al margine di un altopiano. Città sacra dove il sovrano esercitava il suo potere in nome di Ahura Mazda, non era ancora terminata quando fu conquistata da Alessandro Magno. Con Dario si avvertiva la tendenza a credere in un unico dio, Ahura Mazda, accerchiato da una pletora di entità astratte. Nel sito di Naqsh e Rostam, la necropoli a pochi chilometri da Persepoli dove fu sepolto Dario I, possiamo riflettere sulla fede zoroastriana nella risurrezione finale già presente nel periodo achemenide, nel cui mito si intende che la sorte finale del corpo è quella di ricongiungersi con l’anima il giorno del giudizio, quando i morti verranno posti in due gruppi, uno di fronte all’altro per essere giudicati in base alle loro opere. Questa concezione ha influenzato la visione cristiana della risurrezione.

  4. 4
    4° giorno

    Prima colazione e completamento della visita della città; in tempo utile partenza per il sito archeologico di Pasargade, sede della prima capitale achemenide, dove sorge la tomba del fondatore della dinastia, Ciro il Grande che la storia indica come colui che liberò gli Ebrei e diede loro il permesso di ricostruire il Tempio.

    Proseguimento per il nord-est del paese, per la cittadina di Yazd, centro dell’antica religione zoroastriana, situata in un’oasi tra due deserti. Breve giro orientativo, sistemazione in albergo, cena e pernottamento.

    Ciro adottò una politica di tolleranza delle tradizioni religiose e delle abitudini delle popolazioni sottomesse, in qualsiasi parte dell’impero si trovassero: animato da un concetto universalistico della religione egli permise che ciascun popolo continuasse a coltivare la propria e conservasse le proprie usanze.

    Gli idoli rimossi dai Babilonesi furono restituiti e ricollocati nei luoghi di provenienza. Tale politica faceva di Ciro un re rispettoso delle tradizioni locali. Isaia al cap. 45,1-3 cita: “Dice il Signore del suo eletto, di Ciro: ‘Io l’ho preso per la destra per abbattere davanti a lui le nazioni, per sciogliere le cinture ai fianchi dei re, per aprire davanti a lui i battenti delle porte e nessun portone rimarrà chiuso’ ”.

  5. 5
    5° giorno

    In mattinata inizio delle visite della città di Yadz, una delle città più antiche del mondo, costruita in mattoni di fango essiccati al sole, caratterizzata dai famosi badgir, o torri del vento (o del silenzio), condizionatori naturali progettati per catturare l’aria fresca e incanalarla verso gli ambienti sotterranei. Visita alle Torri zoroastriane, al Tempio del Fuoco, alla moschea Jamé che presenta un portale rivestito di maioliche tra le più belle dell’Iran, alla Moschea Mir Chaghmagh ed al suo bazar. In tempo utile partenza per Isfahan: durante il percorso visita al castello di Narin a Meibod, antica di 3000 anni. Arrivo in albergo, cena e pernottamento.

    Yazd è la città sacra della religione zoroastriana per i suoi numerosi edifici, dove si possono ancora oggi visitare le Torri del silenzio. Ai piedi di queste torri battute incessantemente dal vento sorgevano antichi lazzaretti dove i cadaveri rimanevano in attesa del rito funebre. I cadaveri non potevano contaminare gli elementi della natura e venivano affidati agli elementi della natura, prima al sole cocente, poi all’aria e infine agli uccelli. Probabilmente la visione di Ezechiele (Ez 37,1-14) sulle ossa aride si ispira a questa esperienza, e ha subito l’influsso di questi riti persiani. Altri sono i miti persiani / zoroastriani che hanno influenzato la tradizione ebraica e cristiana: primo tra tutti quello dei Magi, in cui l’espressione “Magi da Oriente” e quanto viene sottointeso sul rapporto della stella da loro seguita con la nascita di un re, sono elementi che fanno ritenere che si tratti di sacerdoti dello zoroastrismo.

  6. 6
    6° giorno

    Intere giornate dedicate alla visita della città tra le più suggestive al mondo. C’è un vecchio detto persiano che dice: “se vuoi vedere il mondo, basta vedere Venezia e Isfahan”. Per secoli la città è stata crocevia di commerci, mercanti, artigiani illuminati che hanno dato impulso alla creazione di una città culturale, signorile che lascia senza fiato per la bellezza dei suoi monumenti.

    Il periodo di maggior splendore nella sua antichissima storia è stato durante il regno di Abbas I (1587-1629), sovrano Safavide che fece costruire moschee, palazzi e dimore di pregevole fattura, trasformando Isfahan in un centro artistico e culturale di prima grandezza.

    Il cuore della città è la bellissima piazza Meidun (che significa Piazza di Metà Mondo), una delle più grandi al mondo, su cui si affacciano gli straordinari esempi della grande architettura safavide: la Moschea dell’Imam (la moschea principale), la Moschea dello sceicco Lotfallah, il Palazzo Reale (Ali Qapu), tutte dominate dal tripudio turchese delle maioliche e dei mosaici smaltati. Visiteremo il ponte Si-o Se (33 catene) un capolavoro architettonico dei Savavidi, creato tra il 1592 e 1598 e lo spettacolare ponte Khaju, costruito dallo Scià Abbas intorno al 1650. Visita anche al bellissimo bazar che circonda piazza Meidun, e al quartiere Jolfa, oggi vivace centro della Chiesa Armena, con la cattedrale di Vank ed il suo interessante museo.

    Ci sarà anche tempo per visitare la Grande Moschea o Jame, il padiglione e parco di Chehel Sotun, il ponte Khaju costruito nel 1600 su una base di 33 archi. Trattamento di pensione completa durante il soggiorno.

    Sicuramente una delle città più belle del mondo che ci aiuterà ad entrare nella cultura islamica, attraverso l’architettura e la letteratura iraniana, anche se il processo di islamizzazione e di arabizzazione della Persia avvenne in maniera definitiva solo intorno al X sec., ossia dopo tre secoli dalla conquista militare avvenuta nel VII secolo. Metteremo in luce il ruolo attribuito nelle tre religioni monoteiste ad Abramo, Isacco e Ismaele che ricoprono un ruolo centrale nell’Ebraismo, nel Cristianesimo e nell’Islam, approfondendo alcuni principi dello sciismo, la corrente islamica maggioritaria in Iran. leggeremo alcuni racconti tratti da “Le Mille e una Notte”, una celebre raccolta di novelle orientali ambientate in una corte persiana che ha come narratrice, la bella Sherazad, una donna molto arguta. 

  7. 7
    7° giorno

    Giornata dedicata alla continuazione delle visite di Isfahan.

  8. 8
    8° giorno

    In mattinata partenza per Teheran, facendo una sosta a Kashan famosa per la produzione di ceramica smaltata e per tutto il suo artigianato.

    Visita alle ville dell’ottocento iraniano, abitazioni bioclimatiche scavate nel terreno (Brugerdi) con visita al bellissimo Hammam di Solta Amit Ahmad.

    Visita anche al giardino di Fin dove è stato incoronato il grande Shah Abbas. Proseguimento per Teheran, sistemazione in albergo, cena e pernottamento.

  9. 9
    9° giorno

    In primissima mattinata trasferimento in aeroporto; disbrigo delle formalità di imbarco e partenza alle ore 3,45 per Milano transitando per l’aeroporto di Vienna. Arrivo a Milano alle ore 9,30 e termine del viaggio.

     

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