Viaggio in Armenia: monasteri e antiche leggende

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Durata

8 giorni
(7 notti)

Dove finisce l’Europa e dove comincia l’Asia? La risposta ci porta tra le alte montagne del piccolo Caucaso, in Armenia, paese di dimensioni ridotte, dove ogni angolo è ricco di storia. Il grande poeta russo Mandelst’am lo ha chiamato “il paese delle pietre urlanti”: un luogo dove spiritualità, cultura e la storia dell’umanità sono indissolubilmente legati. Popolo fiero, da sempre fortemente attaccato alla propria identità, ha conservato la propria fede cristiana anche durante le dominazioni persiane, mongole e turche; piegato e umiliato dalla persecuzione dei turchi ottomani, non ha mai perso il suo orgoglio. In questa terra vulcanica che ribolle nel sottosuolo, le valli tra le montagne custodiscono santuari, chiese, monasteri arroccati su pendii scoscesi, solitari caravanserragli e incisioni rupestri che raccontano la storia dell’umanità intera, a partire da Noè, di cui gli Armeni sarebbe i discendenti diretti. Riscopriamo un mondo rimasto intatto per millenni, entriamo nelle sue tradizioni, nella sua affascinante cucina, nella sua musica, nella sua spiritualità.

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Programma

  1. 1
    1° giorno

    Ritrovo dei partecipanti all’aeroporto di Bologna in serata (altre città su richiesta). Operazioni d’imbarco e partenza nel tardo pomeriggio per Yerevan. Cena e notte in volo.

  2. 2
    2° giorno

    Arrivati a Yerevan saliamo sul pullman e andiamo in albergo dove potremo riposare per qualche ora. Dedichiamo il resto della giornata alla visita di questa metropoli contemporanea, chiamata “la città rosa” dal colore dei suoi edifici. Visitiamo la Piazza della Repubblica, la Piazza dell’Opera, il Viale Settentrionale, il Monumento “Cascade”, l’Università Statale, il Parco della Vittoria con la statua “Madre Armenia” e la Cattedrale di San Gregorio l’Illuminatore. Pranziamo in un ristorante tipico armeno e nel pomeriggio entriamo storia del popolo armeno con il Museo Storico d’Armenia e il Memoriale di Tsitsernakaberd (Memoriale del Genocidio): qui, attraverso un percorso fotografico, ripercorriamo gli eventi e le cause del genocidio e della dispersione del popolo armeno. Cena e pernottamento in albergo a Yerevan.

  3. 3
    3° giorno

    Dopo la prima colazione partiamo per il sud dell’Armenia. Prima tappa al monastero di Khor Virap, particolarmente caro agli armeni: il nome significa “fossa profonda” e sta ad indicare il luogo in cui San Gregorio l’Illuminatore fu tenuto prigioniero per lunghi anni. Dalle mura del complesso si può godere di una delle più belle viste dell’Ararat, il monte dove la tradizione biblica racconta si sia fermata l’arca di Noè dopo il diluvio. Visitiamo quindi Areni, famosa per la produzione di vino, che assaggeremo in una delle tante cantine, e proseguiamo poi per la Caverna degli Uccelli, dove è  stata trovata quella che è considerata sino ad ora la più antica scarpa al mondo (quasi 6 mila anni fa). Ultima tappa della mattinata il monastero di Noravank, complesso monastico del XIII–XIV secolo, patrimonio dell’UNESCO. Pranzo presso il canyon di Noravank.

    Dedichiamo il pomeriggio alla visita dell’Armenia antica e dei misteriosi menhir, che compongono le rovine di Carahunge, la “Stonehenge armena”, antico osservatorio che seguiva i movimenti dei corpi celesti e misurava il tempo. Arriviamo in serata a Goris, cittadina sperduta tra le montagne, circondata da gigantesche formazioni rocciose. Cena e pernottamento.

  4. 4
    4° giorno

    Dopo la prima colazione partiamo per il monastero di Tatev, che si eleva solitario in mezzo ad una natura incontaminata, e lo raggiungiamo salendo sulla funivia più lunga del mondo, con la quale attraversiamo la gola di Halidzor. Dopo il pranzo, scopriamo le tradizionali abitazioni troglodite passeggiando nell’antico villaggio di Khdzoresk. Visitiamo poi la Casa Museo di Aksel Bakunts, importante scrittore armeno del XX secolo, e il Museo «Samovar stories» che celebra la tradizionale cerimonia del tè. Cena e pernottamento in albergo a Goris.

  5. 5
    5° giorno

    Dopo la prima colazione partiamo per il lago Sevan, la “perla” dell’Armenia. Attraversiamo il passo di Selim a 2410 m sopra il livello del mare e visitiamo l’omonimo caravanserraglio, costruito nel 1332 lungo la Via della Seta e menzionato anche nelle memorie di Marco Polo. Successivamente, facciamo una sosta presso la fattoria del Mikayelyan Family Farm sulla sponda del lago Sevan. Arrivati a Noraduz, presso il cimitero, entriamo nella tradizione e nella cultura armena ammirando le numerose khatchkar, croci di pietra (khatch= croce + qar = pietra), simboli dell’arte armena cristiana. Pranzo in un ristorante sulla sponda del Lago. Nel pomeriggio visitiamo la penisola di Sevan con le sue due chiese medioevali: la chiesa dei Santi Apostoli e la chiesa di Santa Madre di Dio, costruite nell’ 874. Prima di rientrare a Yerevan, attraversiamo in barca il lago di Sevan. Cena e pernottamento a Yerevan.

  6. 6
    6° giorno

    Dopo la prima colazione partiamo per Etchmiadzin centro spirituale degli Armeni, situato nella valle dell’Ararat. Il nome significa “luogo dove discese l’Unigeto di Dio” e, secondo la visione che ebbe Gregorio l’Illuminatore di Cristo che scende dal cielo in mezzo ad una nube di fuoco: nel luogo indicato nella visione fu costruita la Cattedrale, residenza del catholicos. Pranziamo presso Gastro Yard, dove parteciperemo al master class di alcuni piatti tradizionali armeni. Nel pomeriggio, visitiamo il monastero di Hovhannavank sul Canyon Khassakh e la fortezza di Amberd del VII-XIII secolo, costruita sulla confluenza dei fiumi Arkashen e Amberd. Cena e pernottamento in albergo a Yerevan.

  7. 7
    7° giorno

    Dopo la colazione partiamo alla scoperta dell’unico monumento armeno rimasto di epoca ellenistica, la fortezza ed il tempio di Garni, che ospitava la residenza estiva del re Tiridate. L’edificio più importante del complesso è il tempio ionico, dedicato al dio Mithra, che raggiungiamo con una camminata di circa 40 minuti nella Gola di Garni, famosa per le sue colonne di basalto, denominate “Sinfonia delle pietre”. Proseguiamo con la visita dell’unico monastero rupestre armeno di Ghegardavank, del XIII secolo. Il suo nome significa “monastero della lancia”: secondo la tradizione qui fu per lungo tempo conservato un frammento della lancia con cui venne ferito il costato di Cristo sulla croce. Pranzo presso gli abitanti del villaggio di Garni, dove parteciperemo al rito della preparazione del lavash, il pane tradizionale armeno. Rientrati a Yerevan scopriamo il meraviglioso mondo dei manoscritti al Museo del Matenadaran, “sacrario” dell’identità armena. Tempo libero al mercato del Vernissage per le spese personali. Cena in un ristorante tradizionale, con canti e danze. Pernottamento in albergo a Yerevan.

     

  8. 8
    8° giorno

    Nella notte trasferimento all’aeroporto e volo di ritorno verso l’Italia. Arrivo a Bologna (o altra città su richiesta) nella mattinata. Termine dei servizi.

     

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