Il santuario dei diecimila portali
Fushimi Inari Taisha
A sud della città di Kyoto, alle pendici del Monte Inari, si trova uno dei luoghi più iconici e suggestivi del Giappone: il Fushimi Inari Taisha. Questo santuario, immerso nella quiete dei boschi, è il più importante tra i migliaia di santuari dedicati a Inari Ōkami, la divinità shintoista del riso, dell’agricoltura e, nei tempi più recenti, anche della prosperità economica, del commercio e del successo personale.
Le origini del santuario risalgono all’VIII secolo, precisamente al 711 d.C., quando fu fondato dalla potente famiglia Hata. Da allora, Fushimi Inari è diventato un punto di riferimento spirituale per contadini, mercanti e imprenditori di ogni epoca. Ancora oggi, chi inizia una nuova attività o desidera protezione per la propria impresa si reca qui per pregare o per fare un’offerta alla divinità.
Ma ciò che rende il Fushimi Inari Taisha un luogo unico e immediatamente riconoscibile in tutto il mondo sono i torii, i portali sacri di colore rosso vermiglio che formano un tunnel quasi infinito lungo il sentiero che si arrampica sul monte. Questo colore acceso non è casuale: secondo la tradizione giapponese, il rosso scaccia gli spiriti maligni e simboleggia la vitalità e la protezione divina.
Ogni torii ha un significato speciale. Non sono semplici elementi decorativi, ma porte di passaggio che segnano il confine tra il mondo terreno e quello spirituale. Attraversarli è come compiere un piccolo rito di purificazione, lasciandosi alle spalle le impurità del mondo quotidiano per avvicinarsi, passo dopo passo, alla dimensione del sacro.
Un dettaglio affascinante è che ogni torii è donato da qualcuno: aziende, commercianti, o semplici cittadini che desiderano ringraziare Inari per una grazia ricevuta o chiedere fortuna e prosperità. Sul retro di ciascun portale sono incisi il nome del donatore e la data dell’offerta. Questa tradizione continua ancora oggi, e i torii vengono costantemente rinnovati o aggiunti. Il costo di un torii può variare da poche centinaia a diversi milioni di yen, a seconda delle dimensioni.
Nel corso dei secoli, ne sono stati installati oltre diecimila, formando un percorso suggestivo di circa quattro chilometri che conduce fino alla cima del Monte Inari. Lungo il cammino, si incontrano piccoli santuari, altari votivi e punti panoramici che offrono viste spettacolari su Kyoto. Camminare sotto i torii, soprattutto nelle prime ore del mattino o al tramonto, è considerato un viaggio spirituale: un lento avvicinamento al divino, accompagnato solo dal suono del vento tra gli alberi e dai propri passi.
A sorvegliare l’intero complesso vi sono le statue di kitsune, le celebri volpi sacre di Inari. Questi animali, nella mitologia giapponese, sono considerati messaggeri del dio e simboli di intelligenza, trasformazione e mistero. Spesso portano in bocca una chiave (che apre i granai del riso), una sfera o una spiga, tutti elementi legati all’abbondanza e alla fertilità. Le volpi di pietra sono venerate con offerte di riso, sake e piccoli torii in miniatura, segno di rispetto e devozione.
Il santuario di Fushimi Inari è anche un luogo dove natura e spiritualità si fondono in modo armonioso. Il sentiero attraversa fitte foreste di cedri e bambù, piccoli ruscelli e aree in cui il tempo sembra essersi fermato. Di notte, le lanterne di pietra si accendono creando un’atmosfera magica, quasi irreale.
Oggi, oltre a essere un importante luogo di culto, Fushimi Inari è anche una delle mete più amate dai viaggiatori di tutto il mondo. Nonostante la sua popolarità, mantiene un’aura di pace e sacralità che affascina chiunque lo visiti. È un luogo dove ogni elemento – la pietra, il legno, il colore, la luce – ha un significato profondo, e dove l’estetica non è mai fine a se stessa, ma parte integrante del messaggio spirituale.
In fondo, il fascino di Fushimi Inari Taisha sta proprio in questo: nel suo riuscire a unire bellezza, simbolismo e fede in un’esperienza che non è solo visiva, ma anche interiore.