Chiese Sorelle: Balcani tra Macedonia, Kosovo, Montenegro e Albania
Se hai voglia di cambiare rotta e vivere un’esperienza che resti impressa nella memoria, i Balcani potrebbero essere esattamente ciò che stai cercando – anche se forse ancora non lo sai. Ma dimentica i circuiti più battuti: qui si viaggia tra confini invisibili e storie intrecciate, dove la bellezza non si mostra subito, ma si svela a poco a poco, tra pietre antiche, volti sinceri e silenzi carichi di significato.
Dalla quiete spirituale delle chiese sorelle della Macedonia, affacciate sul lago di Ohrid, al ritmo lento dei villaggi di montagna del Montenegro. Dalle moschee ottomane del Kosovo, sopravvissute a secoli di storia, fino ai paesaggi selvaggi dell’Albania, tra canyon, monasteri e coste che sembrano rubate al tempo. È un viaggio che sorprende perché è autentico, non addomesticato.
I Balcani sono un mosaico imperfetto e bellissimo, in cui ogni frammento ha qualcosa da raccontare. Non aspettarti itinerari lucidi o cartoline perfette: qui si cammina tra le pieghe della storia e della cultura, ci si perde in mercati affollati o in chiese nascoste, si parla con chi resta e resiste.
E forse è proprio questo il loro segreto: ti fanno sentire viaggiatore, non turista. Ti sfidano a lasciarti andare, ad ascoltare, a guardare davvero.
Se vuoi vivere qualcosa che vada oltre l’ordinario, metti da parte le solite destinazioni. Parti. I Balcani, con la loro anima profonda, ti aspettano.
Programma
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11° giorno
Ci troviamo all’aeroporto concordato e partiamo con volo di linea per Skopje, capitale della Macedonia. Incontriamo la guida locale e iniziamo subito le visite: la Chiesa S. Kliment Ohridski, il Memoriale dedicato a Madre Teresa e il luogo dove un tempo sorgeva la sua casa natale, la Chiesa San Spas con l’incredibile iconostasi alta sei e lunga dieci metri, realizzata interamente con l’intaglio. Ci sistemiamo in albergo per la cena e il pernottamento.
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22° giorno
Durante la mattina si visita il sito archeologico di Stobi, un’antica città romana con resti di strade, edifici e una basilica bizantina decorata con mosaici. Poi ci si dirige a Bitola (antica Monastir), dove si visita la moschea cinquecentesca Isak Dzamija. Nel pomeriggio si esplora la città romana di Heraklea, fondata da Filippo II, con importanti resti archeologici come terme, anfiteatro e basiliche con mosaici. In serata si arriva a Ohrid per la cena e il pernottamento.
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33° giorno
La giornata la dedichiamo alla visita di Ohrid, gioiello della Macedonia e dichiarata patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Situata sulla riva orientale dell’omonimo lago, Ohrid si caratterizza per le sue graziose case bianche con sporti in legno, per le sue stradine tortuose e per il prestigio dei tesori d’arte. Durante la giornata conosceremo l’arte bizantina visitando le chiese ortodosse principali: la chiesa di S. Bogorodica Perivlepta del 1259, quella dei Ss. Costantino ed Elena della seconda metà del XIV secolo (solo all’esterno); la Cattedrale di S.Sofia e più famosa di tutte, la chiesa di S. Kaneo. Nel pomeriggio visitiamo l’area archeologica di Plaosnik (Sveti Kliment i Panteleimon) per poi rilassarci con una crociera in barca sino al Monastero S. Naum. Rientriamo ad Ohrid per la cena e il pernottamento.
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44° giorno
Partiamo per Tetovo per visitare la Moschea Dipinta del XVII sec, interamente decorata sia all’esterno che all’interno con motivi floreali e geometrici e conosciuta anche come Moschea Aladzha. Proseguiamo il nostro viaggio sino al confine con la Repubblica del Kosovo, dove facciamo la prima tappa al famoso Monastero di Gracanica, che rappresenta il culmine dell’arte medievale serba, uno straordinario esempio di architettura bizantina ed una perfetta combinazione di archi, volte, finestre e cupole. Arriviamo in serata a Pristina e ci sistemiamo in albergo per la cena e il pernottamento.
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55° giorno
Passeggiamo nel centro pedonale di Pristina, un intrico di stradine dove, tra bagni turchi, mercati colorati e edifici risalenti all’epoca ottomana, spuntano la maestosa Moschea Fatih, gioiello dell’architettura islamica e la Biblioteca Nazionale del Kosovo, l’edificio più curioso di Pristina. Saliamo in pullman per raggiungere il Monastero di Decani, fondato nel 1327 da Santo Stefano Uros III, con la chiesa dedicata all’Ascensione di Cristo. Proseguiamo per Pec, per visitare il Monastero patriarcale inserito tra il patrimonio dell’UNESCO, e situato all’inizio della gola di Rugovo. Il monastero contiene quattro chiese realizzate nel corso di due secoli da alcuni patriarchi ed arcivescovi serbi. La più antica è dedicata ai Santi Apostoli ed è conosciuta anche come Chiesa di San Salvatore. Proseguiamo il nostro viaggio recandoci al confine con il Montenegro. Sistemazione in hotel a Kolasin, cena e pernottamento
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66° giorno
Raggiungiamo Cetinje, ex capitale del Montenegro, dove visitiamo l’omonimo monastero serbo ortodosso sede della Metropolia del Montenegro e del Litorale, una delle suddivisioni della Chiesa Serba Ortodossa. Ci fermiamo un attimo per visitare ol palazzo Reale e poi partiamo per Kotor, cittadina fortificata sulla costa adriatica: scopriamo il suo centro storico medievale ricco di chiese romaniche, tra cui la Cattedrale San Triphon e la chiesa di San Luca (XIII sec). Proseguiamo per Budva, una cittadella fortificata del XV secolo, che ha a mantenuto il suo intreccio urbanistico medievale: sorge su un’isoletta collegata alla terraferma da una lingua di sabbia. In serata, raggiungiamo Podgorica, e ci sistemiamo in albergo per la cena e il pernottamento.
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77° giorno
Partiamo per l’Albania, dove prevediamo la prima sosta a Scutari, città ricca di storia, soprannominata la “culla della cultura albanese” o la “Firenze dei Balcani”: il suo monumento simbolo è il castello (Rozafa Castle) situato su una collina alle porte della città. Visitiamo il caratteristico grand bazar e il museo della fotografia del grande fotografo Pietro Marubi, patriota, fotografo e pittore italiano naturalizzato albanese. Proseguiamo verso Tirana, facendo una sosta all’antica fortezza di Kruja, storica città albanese abitata sin dall’antichità dall’antica tribù illirica degli Albani e assoggettata dai Romani nel III secolo a.C.: nel 1190 divenne la capitale del Principato di Arbër e successivamente la capitale del Regno d’Albania. Sistemazione in hotel, cena e pernottamento.
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88° giorno
Dedichiamo questa ultima mattinata alla visita di Tirana, la città più popolosa dell’Albania (800.000 abitanti): fondata dai turchi nel Seicento è diventata capitale nel 1920. I principali monumenti della città si affacciano sulla grande piazza centrale, dedicata a Skanderbeg, dove si trova la Moschea di Haxhi Ethem Bey. In tempo utile raggiungiamo l’aeroporto; disbrigo delle operazioni d’imbarco e partenza per l’Italia.
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