Spirito e natura in Georgia: alla scoperta della Chiesa sorella
La Georgia, uno dei paesi più antichi e affascinanti al mondo, divisa dal Caucaso tra Asia e Europa, è sempre stata un importante collegamento commerciale tra i due continenti, grazie alla leggendaria Via della Seta, che collegava – e collega tutt’ora- l’Occidente alla Cina. Questa posizione strategica ha regalato al paese una cultura mistica, unica in tutto il mondo e garantisce al viaggiatore una piacevole scoperta: selvagge bellezze naturali, affascinanti borghi di montagna, antichissime chiese e un popolo sorprendentemente ospitale. La Georgia vanta numerosi siti dichiarati Patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO e una forte identità nazionale, di cui i georgiani vanno particolarmente fieri.
Programma
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11° giorno
Ci troviamo all’aeroporto concordato per il disbrigo delle operazioni d’imbarco e partiamo per Tbilisi. All’arrivo incontriamo la guida locale e tempo permettendo facciamo un breve giro orientativo della città. Sistemazione in hotel.
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22° giorno
Dedichiamo la mattinata alla visita di Tbilisi, iniziando dalla Cattedrale di Sioni (VII sec), che custodisce l’oggetto più sacro della Georgia: la croce di santa Nino, che secondo la leggenda è fatta di rami di vite tenuti assieme dai capelli della santa stessa. Saliamo al colle per visitare la Fortezza di Narikala (IV sec), una delle fortificazioni più vecchie della città, e arriviamo alle Terme Sulfuree, con le cupole costruite di mattoni. Passeggiamo lungo il Corso Rustaveli, cuore cittadino realizzato nel XIX secolo, che prese il nome dal grande poeta georgiano del XII secolo – Shota Rustaveli: qui troviamo in successione il Teatro dell’Opera in stile moresco, il Teatro Rustaveli, in stile barocco, il Palazzo del Viceré, il Parlamento, e numerosi caffè, ristoranti e negozi. Visita al Museo Nazionale e rientro in hotel.
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33° giorno
Raggiungiamo la regione vinicola di Kakheti, rinomata per la sua ospitalità: qui le montagne del Gran Caucaso si alternano a paesaggi dai fertili prati. Saliamo sulla collina che domina la valle di Alazani per visitare la cittadina fortificata di Sighnaghi, circondata da una cinta muraria con 23 torri costruite dal Re Erekle II nel XVIII secolo per proteggersi dalle incursioni dei Lezghiniani, un gruppo etnico del sud del Daghestan e del nord dell’ Azerbaigian. Il paese, con piccole case dai tetti di tegole e balconi decorati, ha conservato in questi due secoli il suo aspetto originale e offre splendidi panorami sui monti del Caucaso. Mangiamo ospitati presso famiglie locali, con l’opportunità di conoscere da vicino le diverse tradizioni culinarie e la vita quotidiana nella campagna. Nel pomeriggio ci rechiamo a Kvareli, un villaggio locale dove assaggeremo il vino preparato in kvevri (contenitori tradizionali), metodo tradizionale riconosciuto dall’Unesco. Rientro a Tbilisi.
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44° giorno
Oggi raggiungiamo la piccola città di Gori, città natale del leader sovietico Joseph Stalin: sosta fotografica nei pressi del museo a lui dedicato e proseguiamo verso la città scavata nella roccia di Uplistsikhe del primo millennio a. C. Letteralmente “fortezza del Signore”, è uno dei più antichi insediamenti urbani della Georgia e punto chiave della famosa Via della Seta per la sua posizione strategica. Seguendo la Grande Strada Militare Georgiana, attraverso un paesaggio molto pittoresco, raggiungiamo il complesso di Ananuri (XVII sec), un’area architettonica sulle rive del fiume Aragvi. Il complesso consiste di due castelli uniti da un muro di cortina merlato: All’interno del complesso, tra gli altri edifici, spiccano due chiese. Sistemazione in hotel a Gudauri, cena e pernottamento.
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55° giorno
Percorriamo la strada lungo il fiume Tergi per raggiungere Stepantsminda, a 1700 metri sul livello del mare, e poi Gergeti: da qui partiamo per un’escursione a piedi di un’ora e mezza (km 4,5) alla famosa chiesa della Trinità in posizione isolata, sulla cima di una ripida montagna a 2170 metri di altezza, circondata dalla vastità del paesaggio naturale: un’esperienza indimenticabile attraverso le Valli di Dariali e Sno. La chiesa fu costruita nel XIV secolo ed è l’unica chiesa con struttura a croce nell’area di Khevi, autentico simbolo della Georgia. Nel 1795, in seguito all’ennesima invasione persiana, anche la più importante delle reliquie georgiane, la Croce di Santa Nino, fu portata qui. Durante il periodo sovietico la chiesa fu chiusa al culto, ma rimase comunque una popolare destinazione turistica. Dopo il crollo del regime comunista fu restituita alla Chiesa apostolica autocefala ortodossa georgiana. Per chi non se la sente sarà a disposizione un fuoristrada 4 x 4 da pagare in loco.
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66° giorno
Partiamo per Mtskheta l’antica capitale della Georgia fra il III secolo a.C. e il V secolo d.C. e centro spirituale del paese. Qui visitiamo la cattedrale di Svetitskhoveli (XI secolo) in cui è sepolta la tunica di Cristo e il monastero di Jvari (VI secolo), monumenti significativi dell’architettura cristiana georgiana e punti di riferimento per lo sviluppo dell’architettura medievale del Caucaso. Di particolare importanza sono le prime iscrizioni, interessanti per lo studio delle origini del primo alfabeto georgiano. Entrambe le chiese sono state inserite nel patrimonio dell’Unesco. Nel pomeriggio rientriamo a Tbilisi per tempo libero.
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77° giorno
In tempo utile partiamo per l’aeroporto di Tbilisi e ci imbarchiamo per l’Italia.
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