Pellegrinaggio francescano a Roma, Assisi, Valle Reatina e Loreto in 8 giorni

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“Dobbiamo tenere accesa la fiaccola della speranza che ci è stata donata e fare di tutto perché ognuno riacquisti la forza e la certezza di guardare al futuro con animo aperto, cuore fiducioso e mente lungimirante. Il prossimo giubileo potrà favorire molto la ricomposizione di un clima di speranza e di fiducia. Come segno di una rinnovata rinascita di cui tutti sentiamo l’urgenza. Per questo ho scelto il motto Pellegrini di speranza. (…) Sentendoci tutti pellegrini sulla terra in cui il Signore ci ha posto perché la coltiviamo e la custodiamo, non trascuriamo lungo il cammino, di contemplare la bellezza del creato e di prenderci cura della nostra casa comune” (Papa Francesco, lettera a S.E. Mons Fisichella).

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Programma

  1. 1
    1° giorno

    Ci ritroviamo a Roma al luogo concordato e ci sistemiamo in albergo o la casa religiosa per la cena e il pernottamento.

  2. 2
    2° giorno

    Anno 1206: il giovane Francesco è alla ricerca della volontà del Signore sul suo futuro, e parte per Roma come pellegrino. Lascia sulla tomba di San Pietro un abbondante offerta e si mette a chiedere l’elemosina all’entrata della Basilica, vestito come gli altri poveri.

    Giornata intensa dedicata a luoghi legati alla vita di Francesco, con guida locale.

    • La Basilica di San Pietro, sorta sopra il luogo dove Pietro subì il martirio nel 65 d.C. sotto l’imperatore Nerone, e la cui prima costruzione cominciò nel 326.
    • la Chiesa di San Giovanni in Laterano, Cattedrale di Roma, sede ecclesiastica ufficiale del Papa, “Madre e capo di tutte le chiese della città e del mondo”. Molto probabilmente la Basilica e i suoi dintorni furono i luoghi più frequentati da Francesco durante i suoi soggiorni a Roma.
    • la famosa Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, posseduta, all’epoca di Francesco dal cardinale Brancaleone, che concesse al Santo una delle torri di guardia del complesso per permettergli di dedicarsi alla preghiera.
    • La Chiesa di San Francesco a Ripa, innalzata sulle rovine della Chiesa di San Biagio all’epoca di Francesco. Con la bolla del 23 giugno 1229, Papa Gregorio IX ordinò che la chiesa fosse affidata ai Frati Minori: fu la prima residenza ufficiale dell’ordine a Roma. La giornata terminerà con una passeggiata a Trastevere per cercare di immaginare la Roma Medievale.

    Nel tardo pomeriggio partenza per Rieti; sistemazione in albergo o casa religiosa, cena a pernottamento.

  3. 3
    3° giorno

    Non c’è in Italia un luogo che, come la valle di Rieti sia pieno di ricordi di San Francesco. Qui ci sono 4 santuari sparsi che evocano avvenimenti importanti della sua vita anche se non ci offriranno grandi tesori architettonici o artistici, ma semplicità e povertà nel vero spirito francescano.

    In questa giornata visitiamo.

    • Poggio Bustone, piccolo paese incastonato sul fianco di una montagna a circa 750 metri sul livello del mare. Si narra che qui passò un giorno San Francesco salutando tutti i suoi abitanti con il famoso “Buon giorno buona gente”. Sosta al Chiostro e alla Chiesa di San Giacomo che si trovano a circa 1 chilometro dall’abitato, là dove comincia a chiudersi la gola formata da 2 alte colline. Sotto il convento si trova l’eremo inferiore e passando per il Tempietto della Pace, salendo per un sentiero ripido, sarà possibile raggiungere il Santuario Superiore o Grotta della Rivelazione (S. Speco*): la tradizione riporta che in questo luogo abbia vissuto San Francesco con P. Egidio. (è raggiungibile solo a piedi attraverso un percorso di gradini di 40 minuti).
    • Santuario della Foresta, si trova su una collina a 600 metri circa di altitudine. In origine era una chiesetta dedicata al papa San Fabiano: qui ebbe luogo l’episodio della vigna spogliata, minuziosamente narrato nelle fonti.
    • Santuario di Fonte Colombo avvolto in una folta vegetazione di lecci secolari, questo Santuario viene definito il Sinai Francescano, perché qui Francesco ebbe nel 1223 da Cristo la Regola Definitiva dei Frati Minori. Nello stesso luogo troveremo anche una chiesetta dedicata alla Madonna, nella quale, a sinistra dell’altare, è ancora visibile la lettera ‘T’ (Tau in greco) rappresentante la croce, che costituiva la vera e propria sigla del santo. Più in basso vi è la grotta di nuda roccia dove il Santo pregava.
    • Santuario di Greccio (raggiungibile a piedi dal parcheggio dopo circa 15 minuti di cammino), “incollato alla roccia” conosciuto nel mondo come la Betlemme Francescana. Fu qui la prima volta in cui si realizzò il presepe vivente, nel 1223, evento ricordato nell’affresco trecentesco nella Cappella del Presepio.

    Cena e pernottamento in albergo o casa religiosa.

  4. 4
    4° giorno

    Gli avvenimenti di La Verna sono ricchissimi di suggerimenti per la nostra riflessione. La scelta di luoghi aspri e selvaggi per farvi la sua preghiera ci interpellano e ci indicano modalità nuove di relazione con il Creatore. Le stimmate non furono in Francesco un fenomeno improvvisato o isolato dalla sua vita: il corpo di Francesco cominciò a portare in sé le piaghe del Crocifisso sin dal suo incontro con Lui a San Damiano: Gesù per Francesco non fu una teoria ma una persona concreta.

    Giornata dedicata alla visita e alla preghiera nel convento di La Verna che sorge poco sotto la sommità del monte omonimo e che apparteneva al conte Orlando di Chiusi, passato alla storia per la sua amicizia con Francesco. Quando i frati vi salirono non esisteva sul monte nessuna costruzione e solo nel 1260 fu effettuata la consacrazione della chiesetta.

  5. 5
    5° giorno

    Dentro a questo magnifico scenario ebbero luogo vari avvenimenti della vita di Francesco che accompagnarono la sua conversione da Francesco “re delle feste” al Santo.

    Partiamo per Assisi, in pullman: raggiungiamo il centro della cittadina e facciamo un breve giro orientativo del suo nucleo storico: le costruzioni sono quasi tutte di pietra calcarea estratta dal monte Subasio, dai toni rosati che conferiscono alla città un colore dorato al tramonto. Passeggiamo per le Mura, le porte, le piazze e le vie notando le innumerevoli fontane disseminate per tutta la città di vari stili e dimensioni.

    Visitiamo per prima la Chiesa di Santa Maria degli Angeli le cui origini si perdono nella leggenda. La basilica s’innalza di fronte ad una piazza e custodisce la cappella della Porziuncola. Sistemazione in albergo o casa religiosa, cena e pernottamento

  6. 6
    6° giorno

    Giornata che ripercorre i luoghi della glorificazione di Francesco e Chiara: luoghi di preghiera, di lode, di ammirazione e di ringraziamento.

    In questa giornata visitiamo:

    • la Basilica di Santa Chiara, sorta sull’antica chiesa di San Giorgio costruita nell’XI secolo, dove san Francesco imparò a scrivere. La chiesa, in stile romanico e gotico custodisce il corpo di S. Caterina.
    • La Basilica di San Francesco: un documento del 1228 attesta la donazione di questo terreno da parte del papa di Gregorio IX a Frate Elia affinché costruisse una chiesa destinata a ricevere il corpo di San Francesco. La chiesa possiede una tale ricchezza artistica da definirla la “culla dell’arte italiana”.
    • Eremo delle carceri, un luogo ritirato sul Monte Subasio, dove ai tempi di Francesco esisteva solo una piccolissima cappella legata alla vicina abbazia di San Benedetto, con un certo numero di grotte. I frati frequentavano le pendici di questa montagna e tra il 1212 e il 1216 i benedettini cedettero l’eremo alla primitiva comunità francescana.
    • Chiesa di San Damiano: appartenuta dal XIII sec. alla diocesi di Assisi e oggetto di restauro da parte di Francesco dal 1206, nel 1211 fu ceduta dal vescovo Guido a Chiara e alle sue prime compagne per condurvi la forma evangelica che il Signore inspirava a loro.

    Rientro in albergo o casa religiosa, cena e pernottamento.

  7. 7
    7° giorno

    Giornata conclusiva che ci porterà nelle Marche, area frequentata da San Francesco, che si qui recò a più riprese tra il 1208 e il 1219: dagli scritti si impara che la popolazione locale era particolarmente ricettiva dei suoi insegnamenti.

    Raggiungiamo il confine con le Marche, l’antica “Marca Anconitana”, per poi proseguire la giornata a Loreto per la visita al Santuario della Santa Casa, uno dei più antichi santuari mariani, meta di molti pellegrinaggi. La sua origine risale al 1294 quando secondo la tradizione la casa fu miracolosamente trasportata in volo dagli Angeli. Pranzo in corso di visite. Al rientro verso Assisi faremo una camminata a piedi verso l l’Eremo di Santa Maria di Val Sasso a Valleremita: l’eremo francescano è un luogo magico dove si può visitare la chiesetta che custodisce una copia del polittico di Valle Romita di Gentile da Fabriano. In tempo utile rientro ad Assisi.

  8. 8
    8° giorno

    In mattinata rientriamo in pullman a Roma, termine dei servizi. È possibile richiedere altre città di partenza/rientro.

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