Pellegrinaggio in Terra Santa seguendo il Vangelo di Luca

Decorazione front-end

Durata

8 giorni
(7 notti)

Nell’itinerario proposto ci faremo guidare dal Vangelo di San Luca e dalle sue parabole, che ritmeranno ogni giornata del pellegrinaggio. La libertà dell’uomo non è in grado di reggere tutto il peso della rivelazione di Dio e  le parabole che sgorgano dal cuore di Gesù ci vengono in aiuto. Esse sono, citando Carlo Maria Martini, uno dei frutti più belli del mistero dell’incarnazione, la frontiera a cui il linguaggio viene spinto dal Figlio di Dio, affinché risulti adatto a comunicare il mistero del Regno nel rispetto della concreta situazione dell’uomo.

Decorazione front-end
Decorazione front-end

Programma

  1. 1
    1° giorno

    Gesù l’Emanuele: il Verbo che si fa carne

    Ritrovo dei partecipanti all’aeroporto concordato; disbrigo delle formalità d’imbarco e partenza con volo di linea per Tel Aviv; arrivo a Tel Aviv nel pomeriggio, incontro con la guida e trasferimento a Nazareth.

  2. 2
    2° giorno

    Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglierà me ( Lc 9,48)

    In mattinata visita di Nazareth: sosta alla Basilica dell’Annunciazione (cf. Lc 1,26-37), alla Chiesa di S. Giuseppe, alla Chiesa di San Gabriele e alla Sinagoga dove, dopo aver ricevuto il Battesimo da Giovanni, Gesù dà inizio alla sua predicazione (cf. Lc 4, 16-21).

    NaTZeRat (ebr.) evoca il NeTZeR (=virgulto, germoglio) della profezia messianica di Is. 11,1; Gesù, il carpentiere, o il fabbro, il figlio di Maria è spesso chiamato il Natzoreo: questo appellativo significa specificatamente Gesù il Figlio messianico di Davide.

    Nel pomeriggio partenza per il Tabor, luogo che è annuncio di glorificazione di Gesù dopo la sua morte e la sua resurrezione (cf. Lc 9,28-36); rientro a Nazareth facendo una sosta a Cana.

  3. 3
    3° giorno

    Gesù il seminatore: Galilea delle Genti (Lc 8, 4-15)

    In prima mattinata, partenza per Banjas, luogo da cui scaturisce la sorgente più orientale del Giordano. Nel 20 a.C. la regione fu donata da Augusto a Erode il Grande, il quale vi dedicò un tempio all’imperatore. Qui faremo memoria della Professione di fede e del primato di Pietro (cf Mt 16,13-28).

     “…e voi che dite che io sia?” (cf Mt 16,13,15): dopo le risposte equivoche della gente e di fronte alla risposta soltanto parzialmente lodevole di Pietro, Gesù si affretta ad aggiungere delle precisazioni scandalose circa il proprio messianismo. Avvengono qui i primi due annunci della passione, ai quali i discepoli chiudono ogni porta dei loro sensi e della loro mente.

    Proseguimento per il Monte delle Beatitudini, luogo che ricorda il discorso della montagna di Gesù, un capovolgimento di prospettiva della logica del mondo (cf Mt 5,1-8); proseguimento per il sito archeologico di Cafarnao, ricordata per i resti della casa di Pietro. Sosta a Tabgha, per visitare la chiesa del Primato di Pietro (cf Gv 21) e della Moltiplicazione dei Pani e dei Pesci (cf Mt 14,13-21).

  4. 4
    4° giorno

    Gesù il Buon Samaritano (Lc 10, 29 -37)

    In mattinata, ci dirigiamo sul monte Carmelo, in località Muhraka, dove la tradizione ricorda la sfida di Elia contro i sacerdoti di Baal. Da questo Santuario Carmelitano si gode un meraviglioso panorama sulla piana di Yzraeel, la terra che ha visto crescere Gesù.

    Ci dirigiamo poi verso Betlemme attraversando la Samaria. Sosta a Sichem, luogo che era già un santuario per i patriarchi e dove molti secoli dopo presso il Pozzo di Giacobbe Gesù incontrò la Samaritana (Gv 4). Visita alla chiesa ortodossa che custodisce la cripta medioevale. Arrivo in serata a Betlemme, sistemazione in albergo o casa religiosa, cena e pernottamento.

    *L’attraversamento della Samaria è soggetto a riconferma. In alternativa si scenderà lungo la via Maris con sosta a Ceasarea Marittima.

  5. 5
    5° giorno

    La fanciullezza di Gesù: la parabola del granello di senape (Lc 13, 18-19)

    In mattinata, visita alla Basilica della Natività e al Campo dei Pastori, che ricorda l’annuncio della nascita di Gesù ai Pastori. In tempo utile, costeggiando il Mar Morto arriveremo a Qumran per la visita al sito archeologico reso famoso dalla scoperta dei rotoli di Isaia.

    Si suppone che San Giovanni abbia avuto contatti con gli abitanti di questa comunità denominata degli Esseni, che si proponeva di vivere in maniera escatologica il giudaismo corrente dal quale si erano staccati.

    Rientro a Betlemme, sostando prima a Mitzpe Gerico da dove si ammirerà in pieno deserto di Giuda il Monastero di San Giorgio Koziba: il monastero è dedicato alla Theotokos (Madre di Dio) ed è il più antico santuario mariano che si conosca.

  6. 6
    6° giorno

    La parabola del Figlio Prodigo: Gesù il Servo Sofferente (Lc 15, 11-32)

    In primissima mattinata si raggiungerà il Muro del Pianto, il Kothel, un alto e imponente della cinta erodiana. I romani lo distrussero nel 70 d. C. ma gli ebrei continuarono a riunirsi, quando era loro possibile, attorno a questa roccia del Monte Moria. Se possibile, si salirà alla spianata all’interno delle Mura, dove sorgevano il primo e il secondo tempio degli ebrei: ora si ergono, imponenti, le moschee islamiche Al’Aqsa e la Cupola della Roccia – non visitabili.

    Molti gli avvenimenti che si svolgono intorno al tempio: la presentazione di Gesù (Lc 2,22-38), Gesù che a 12 anni si perde (Lc 2,41-50) e la cacciata dei venditori dal tempio (Lc 19, 45-48).

    A piedi si raggiungerà il Cenacolo, sul Monte Sion, dove leggendo il testo di Luca faremo memoria dell’ultima cena (Lc 22, 1-38) e della discesa dello Spirito Santo (Atti 2,1-13). Visita al Cenacolino francescano, alla Basilica della Dormizione e alla Chiesa del Gallicantu, che fa memoria del tradimento di Pietro (Lc 22, 54-62)

    Il monte Sion cristiano è il luogo del quartiere dove si riuniva la primitiva chiesa degli apostoli, la santa chiesa degli ebrei a Gerusalemme, la chiesa madre di tutte le chiese; verso la fine del secolo IV, i bizantini, subentrando alla comunità giudeo-cristiana del Sion, costruirono qui una grandissima basilica che chiamarono la Santa Sion e che fu distrutta dai persiani nel 614.

    Nel pomeriggio si salirà sul Monte degli Ulivi: sosta alla chiesa che conserva la Grotta del Pater Noster e al Dominus Flevit, dove si ricorda il lamento di Gesù sulla città (Lc 14,34-35). A piedi raggiugeremo il Getzemani (Basilica delle Nazioni), per fare memoria della sua agonia (Lc22,39-46). Visita alla Grotta dell’arresto e alla chiesa ortodossa della Tomba di Maria.

  7. 7
    7° giorno

    La Parabola dei vignaioli omicidi (Lc 20, 9-19)

    In mattinata, partendo da Betlemme si raggiungerà Gerusalemme dove dalla Porta dei Leoni e attraversando il quartiere arabo,  arriveremo alla chiesa di S. Anna e alla Piscina Probatica. Da qui ripercorreremo a piedi la via “Dolorosa”, chiamata così perché essa vuol seguire, approssimativamente, la via che percorse Gesù dal Pretorio al Calvario. Lungo la via sono segnate, per la devozione cristiana, le diverse stazioni della Via Crucis. Nel percorso prevediamo solo alcune visite: alla Chiesa della Flagellazione; alla 6° stazione (dedicata a Veronica); alla 7° stazione (nella cui cappella è conservata una colonna romana dell’epoca dell’Aelia Capitolina 135 d. C. ); alla 9° stazione (dove si trova il patriarcato copto); al Monastero russo dedicato a S. Alessandro Nevski, dove si trova una soglia che, a parere di alcuni archeologi, può essere messa in relazione con l’ antica porta delle Mura di Gerusalemme che Gesù ha varcato per salire al Calvario; e infine alla Basilica della Resurrezione, con la visita approfondita al Calvario e al Santo Sepolcro (cf Mt cap. 27-28).

    La Basilica che i greci chiamano Anastasi e i latini Santo Sepolcro è in se stessa un annuncio, una catechesi e una meditazione sull’unità del ministero pasquale e messianico: ricordare un passato di ieri per vivere oggi un incontro con il Cristo.

     Nel pomeriggio tempo libero.

  8. 8
    8° giorno

    Non temere piccolo gregge perché al Padre vostro è piaciuto dare a voi il Regno (Lc 12, 22-32)

    In mattinata si salirà in pullman sul Monte degli Ulivi, sino all’Edicola dell’Ascensione, nel luogo dove Egeria visitò la chiesa detta Imbomon (sulla vetta); secondo la tradizione l’edicola conserva una pietra dalla quale Gesù sarebbe stato assunto in cielo (Lc 24,50-53; At 1,1-11). Tempo libero e partenza  per l’aeroporto di Tel Aviv; operazioni d’imbarco e arrivo in serata all’aeroporto concordato.

Sei interessato a questo viaggio?

Ottieni un preventivo ad hoc su misura per te!

Pellegrinaggio in Terra Santa seguendo il Vangelo di Luca

Ricordi di viaggio

Decorazione front-end
Chat di Messenger
Icona di Messenger