Tunisia, sulle orme di Sant’Agostino
La Tunisia è un luogo chiave per riscoprire le radici del cristianesimo. Il professor Claude Lepelley sosteneva che il cristianesimo occidentale non sia nato in Europa, ma nel sud del Mediterraneo. Questo viaggio vuole esplorare proprio questa tesi, attraverso siti storici e letture di Sant’Agostino, che accompagneranno il nostro cammino.
Le prime tracce del cristianesimo in Tunisia risalgono già alla metà del I secolo. Anche se mancano testimonianze dirette delle primissime comunità, Sant’Agostino afferma che la fede cristiana si diffuse rapidamente tra le comunità ebraiche presenti in città come Sousse, Cartagine e Utica.
Già alla fine del II secolo, in tutta la regione si contavano comunità cristiane ben organizzate. La Chiesa di Cartagine ebbe un ruolo di primo piano. Fu la prima, ad esempio, a celebrare la liturgia in latino, mentre a Roma si usava ancora il greco.
Questa terra vide grandi sofferenze, ma anche grandi testimoni. Tra i martiri ricordiamo i martiri scillitani (180 d.C.), Perpetua e Felicita con i loro compagni (203 d.C.) e Cipriano di Cartagine (258 d.C.). Ma la Tunisia fu anche culla di grandi pensatori cristiani. Da qui vennero Tertulliano, Cipriano e soprattutto Agostino d’Ippona. Le sue opere e il suo pensiero plasmarono il cristianesimo in modo decisivo.
In questo pellegrinaggio, cammineremo tra rovine, basiliche e memorie vive. Non sarà solo un viaggio nel passato, ma un ritorno alle fonti, alla freschezza del Vangelo vissuto in una terra di passaggi, lotte e profondissima fede.
Programma
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11° giorno
Ritrovo dei partecipanti all’aeroporto di Milano linate; disbrigo delle formalità d’imbarco e partenza per Tunisi transitando per l’aeroporto di Roma Fiumicino. Snack a bordo. Arrivo nella capitale tunisina a metà mattina, ritiro dei bagagli, incontro con la guida e iniziamo le visite cominciando dal Museo più importanti del mondo, il Bardo, il più antico museo arabo inaugurato nel maggio del 1888 e che conserva le più importanti memorie cristiane in mosaici che si possono trovare e che ci permettono di comprendere la grande presenza cristiana nei primi secoli.
Dopo il pranzo conosciamo la città di Tunisi, In particolare la sua Medina, dove presente e passato, moderno e antico si amalgamano in un tutt’uno, conferendole un aspetto particolare: questo è il luogo più autentico della città, un’immersione nei colori, nelle tradizioni e nei profumi tipicamente tunisini. Un labirinto di vicoli stretti in mezzo ai quali si trovano vari souk, minareti, porte colorate, antiche inferriate, passaggi coperti, musei e luoghi di cultura, sale da tè, scuole coraniche, bagni turchi e minuscoli panifici. Arrivo nel tardo pomeriggio a Gammarth, sistemazione in albergo, cena e pernottamento
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22° giorno
Oggi iniziamo la nostra conoscenza di Sant’Agostino. In mattinata partiamo per il sito archeologico di Bulla Regia altra importantissima città di origine berbera che si “romanizzò” intorno al 234 d.C., per poi decadere lentamente sotto il dominio bizantino. I dati storici posteriori su Bulla Regia sono pochi: il cristianesimo subentrò alla religione locale e pagana che venne bandita dalla legge. Ne danno testimonianza le due basiliche di stile e di epoca bizantina, ricavate da edifici preesistenti. Non conosciamo i nomi dei vescovi prima della fine del sec. IV, quando S. Agostino diretto verso Cartagine vi fece tappa (nel 399) e vi pronunciò un sermone indignato contro la passione per gli spettacoli teatrali che erano opera del diavolo. Pranzo a Dougga, e visita al sito, ricco di imponenti rovine che testimoniano una città numida romanizzata, sviluppata in modo davvero unico dal punto di vista urbanistico: i suoi quartieri sono disposti a terrazze di cui le centrali erano destinate alle abitazioni private più importanti e agli edifici pubblici. Il monumento più imponente del complesso è il Capitolium, eretto dall’imperatore Marco Aurelio e dedicato alla triade capitolina: Giove, Giunone e Minerva. Questa città non venne visitata da Sant’Agostino, ma facciamo memoria, presso la chiesa funeraria del VI sec. dei Martiri di Dougga, sconosciuti nella storia. Vediamo la Cripta funeraria e la tomba della Vergine consacrata “Victoria sanctimonialis in pace”
Sistemazione in albergo a Dougga, cena e pernottamento.
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33° giorno
In mattinata partiamo per Sbeitla, l’antica Sefutela romana dove ci attende un sito archeologico spettacolare e molto esteso. Qui passeggeremo tra le rovine del Foro, con il suo arco monumentale, la piazza lastricata, lo straordinario Campidoglio di pietra dorata, formato da tre templi affiancati e dedicati rispettivamente a Giove, Giunone e Minerva. Tra le rovine troveremo anche alcuni luoghi di culto cristiani, come: i resti della chiesa dei Santi Gervasio, Protasio (che ci fa notare il forte legame che la Chiesa di Tunisia del V-VI secolo d.C. teneva ancora vivo coi martiri e questo dimostra che tale ricordo era vissuto per secoli dalle Chiese) ed il Battistero con il suo significato simbolico del battesimo: i tre scalini indicano i tre giorni che Gesù trascorse nel sepolcro (la vasca indica infatti anche la tomba). Il catecumeno entrava da Occidente (il mondo delle tenebre) e saliva a Oriente. Testimonianza del rito battesimale per immersione totale praticato agli adulti, segno della conversione al cristianesimo. Proseguiamo per Kairouan, quarta città santa dell’Islam, dopo La Mecca, Medina e Gerusalemme, come lei circondata da una cinta muraria color sabbia racchiude preziosi monumenti che testimoniano un glorioso passato: la Grande Moschea costruita con colonne e capitelli corinzi dell’antica Cartagine e il suo Minareto, il più antico del nord Africa; la Moschea del Barbiere e il seicentesco pozzo sacro Bir Barbutta. All’esterno delle mura invece troviamo i bacini idrici degli Aghlabiti, costruiti per assicurare alla città le riserve d’acqua nei periodi di siccità. Sistemazione in albergo, cena e pernottamento.
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44° giorno
Dopo la prima colazione, se necessario terminiamo le visite della città e successivamente raggiungiamo El Jem dove visitiamo l’anfiteatro dell’antica città romana di Thysdrus, costruito circa 200 anni dopo Cristo, il terzo per grandezza del mondo romano e il più grande d’Africa, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Dopo il pranzo ci dirigiamo verso la costa, verso Sousse, chiamata la “perla del Sahel“, patrimonio dell’Unesco. La sua medina spicca con la massa bianca di casette cubiche, isolate e protette da un bastione merlato, sulle quali sembra vegliare dal punto più elevato la massa ocra delle fortificazioni della kasba. Visita al suo centro storico con la Grande Moschea, ripristinata nelle forme dell’XI secolo, che sembra più una fortezza che un luogo di culto per le pareti di pietra merlate serrate da massicce torri angolari, il Ribat, uno dei più importanti monumenti dell’Islam maghrebino, la Kasba, che sorge all’esterno della medina e deve il suo aspetto ad una serie di interventi costruttivi effettuati tra l’XI e il XIV secolo. Visitiamo anche il suo Museo, secondo al Bardo e pieno di testimonianze cristiane, in particolare di battisteri mosaicati di rara bellezza. Tempo libero per shopping e visite individuali. Sistemazione in albergo, cena e pernottamento.
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55° giorno
Dopo la prima colazione raggiungiamo la città Monastir, centro di antica e nobile origine che ha saputo sfruttare i vantaggi della sua posizione geografica, del clima mite e della bellezza del litorale. Visita al Ribat, che si trova all’interno della kasba e domina il centro dell’abitato: una fortezza dentro la fortezza e proseguiamo per Hammamet, città fondata dai Romani nel I secolo d.C., accanto a un insediamento già esistente noto come Pupput, o Pulpite in latino (ora alla periferia di Hammamet), che divenne una colonia romana nel II secolo. Nel XIII secolo furono costruite le mura intorno alla città e nel XV secolo fu costruito il quartiere della Medina, successivamente conquistato dai turchi, capitanati dal grande Solimano il Magnifico, entrando quindi a far parte dell’Impero Ottomano. Al termine della visita, sistemazione in albergo, cena e pernottamento.
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66° giorno
Dopo la prima colazione, raggiungiamo Cartagine, importantissima città fondata dai Fenici, dove secoli dopo studiò S. Agostino. Visitiamo il sito archeologico con l’anfiteatro (tra i 10 più grandi del mondo romano), luogo del martirio delle Sante Perpetua e Felicita e compagni il 7 marzo 203 sotto Septimio Severo, scoperto dal Padre Delattre nel 1900. Visitiamo l’acropoli punica di Byrsa dove facciamo memoria dei Martiri di Abitina e del Vescovo di Abitina, Fundene,
Prima di raggiungere l’aeroporto, sostiamo a Sidi Bou Said, grazioso e pittoresco villaggio arroccato su un dirupo affacciato sul Mediterraneo, caratterizzato da abitazioni dipinte di bianco, sulle quali risaltano i portoni azzurri e i colori sgargianti di fiori e piante.
Pranzo e in tempo utile raggiungiamo l’aeroporto di Tunisi. Disbrigo delle operazioni d’imbarco e partenza per Milano Linate. Fine del viaggio.
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