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Natale in Terra Santa: la notte che ha cambiato il mondo

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Durata

8 giorni
(7 notti)

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Itinerario natalizio insieme a Maria.

“Quella sera sentii per la prima volta che mi stavo avvicinando al mistero di Maria.

Per la prima volta non la vedevo sull’altare come una statua immobile di cera, addobbata con abiti da regina, ma la sorella, vicino a me, seduta sulla sabbia del mondo, con i sandali logori come i miei e con tanta stanchezza nelle vene (…)

«Beata te che hai creduto» (Luca 1,45).

È il massimo che si può dire ad una ragazzina semplice, umile, povera, che ha avuto la ventura di parlare con gli angeli, lei che è un nulla, e che si è sentita dire che dovrà avere un figlio che sarà il Santo e figlio dell’Altissimo, sì, proprio lei, l’ultimo e il più piccolo «resto» d’Israele”

 Liberamente tratto dal libro “Beata tu che hai creduto”, di Carlo Maria Carretto, testo che ci guiderà durante il pellegrinaggio.

Questo pellegrinaggio è realizzato insieme a Ufficio Pellegrinaggi della Custodia.

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Programma

  1. 1
    1° giorno

    Ritrovo dei partecipanti all’aeroporto concordato; disbrigo delle formalità d’imbarco e partenza con volo di linea per Tel Aviv, transitando per Roma. All’arrivo incontro con la guida e trasferimento a Betlemme. Sistemazione in albergo/casa religiosa, cena e pernottamento.

    (…) Non è facile credere, è più facile ragionare. Non è facile accettare il mistero che ti supera sempre e che ti allarga sempre i limiti della tua povertà.

    Povera Maria! Dover credere che quel bimbo che portava in seno era figlio dell’Altissimo. Sì, è stato semplice concepirlo nella carne, estremamente più impegnativo concepirlo nella fede! Quale cammino!

  2. 2
    2° giorno

    In mattinata partenza per la località di Ain Karem; sosta al santuario della Visitazione di Maria alla cugina Elisabetta e alla casa di Zaccaria, luogo di nascita di Giovanni Battista, il precursore. Ci receremo poi al Monastero di San Giovanni nel deserto, per un tempo di introduzione ai giorni in Terra santa: terzo dei santuari di Ain Karem, l’eremo di San Giovanni al Deserto fa memoria del luogo dove il santo trovò rifugio scampando alla “strage degli innocenti”. Comprende il Santuario, la Grotta, la fonte e la Tomba di Elisabetta.

    Dopo pranzo, partenza per la depressione del Mar Morto in località Kalya, una piazzola attrezzata per il bagno nelle acque salate. In tempo utile rientro a Betlemme, cena.

    Preparazione alla Messa Natalizia di mezzanotte.

      (…) Sono qui in una stalla accanto a Maria e mi immergo nel Vangelo e il Vangelo mi dice: «Maria diede alla luce il suo figlio primo genito» (Luca 2, 7). La trascendenza è divenuta incarnazione, la paura si è fatta dolcezza, l’incomunicabilità abbraccio. Il lontano si è fatto vicino, Dio divenne figlio. Capite quale rovesciamento si è compiuto?

    Per la prima volta una donna poté dire in tutta verità: «Dio mio, figlio mio».

  3. 3
    3° giorno

    Dopo la prima colazione, partenza per un breve giro orientativo di Gerico. Sosta al sito di Qasr El Yahud, il luogo che ricorda il battesimo di Gesù, e partenza per la Galilea. Arrivo al Tabor e dopo il pranzo visita alla Basilica dove faremo memoria della Trasfigurazione.

    Partenza per Nazareth, sistemazione in albergo/casa religiosa cena e pernottamento.

    (…) Ci stabilimmo a Nazaret in Galilea, dove la libertà era più grande e dove, io, Maria, avevo vissuto da ragazza. (…) Mise su bottega e conoscemmo anni felici. Gesù cresceva in età e in grazia (Luca 2,32). Era molto bello ed aiutava Giuseppe in bottega.

    lo lo guardavo come si guarda il Mistero.

  4. 4
    4° giorno

    Dopo la prima colazione, visiteremo il lago di Tiberiade, luogo della chiamata dei primi 4 discepoli e dell’attività messianica di Gesù, che comprendeva l’insegnamento nelle sinagoghe, la guarigione dalle malattie, la chiamata e la formazione dei discepoli, la preghiera.

    Inizieremo con la sosta al Monte delle Beatitudini; raggiungeremo poi Cafarnao per visitare il sito e la chiesa dedicata a Pietro. Condizioni atmosferiche permettendo, salperemo su un battello per una breve navigazione sul lago. Sempre costeggiando il lago raggiungeremo la località di Tabgha dove visiteremo la Chiesa del Primato e la Chiesa Benedettina della Moltiplicazione dei pani. Rientro a Nazareth facendo una sosta a Cana.

    (…) Appena Gesù cominciò la sua vita pubblica, incominciarono le contraddizioni, appena accennò a distribuire la vita s’incominciò a soffrire.

  5. 5
    5° giorno

    In mattinata visiteremo Nazareth, il luogo dove l’evangelista Matteo pone la Santa Famiglia e dove Gesù ha insegnato di sabato nella sinagoga. Visita alla Basilica dell’Annunciazione, alla Chiesa di S. Giuseppe e alla Chiesa ortodossa di San Gabriele, detta “Fontana della Vergine”, Museo francescano. A fine mattinata partiremo per Gerusalemme, sostando sul Monte Carmelo, che abbraccia la Baia di Haifa. Pranzo e visita alla chiesa che custodisce la Grotta di Elia; partenza per Gerusalemme; sistemazione in albergo/casa religiosa, cena e pernottamento.

    (…) Le vere prove Gesù le ebbe a Gerusalemme. Era quella la città che più lo interessava e più temeva. In Galilea era come a casa sua e finché lo circondavano i poveri si sentiva a suo agio. Ma quando camminava per le vie di Gerusalemme e sui muretti apparivano le facce di potenti e le spie dei grandi, allora soffriva.

    Tutto il resto non faceva problema: Gerusalemme faceva problema.

  6. 6
    6° giorno

    Rileggiamo il racconto della passione e risurrezione di Gesù, visitando i santuari del Monte Sion. Partiremo dal Cenacolino (francescano), proseguiremo al Cenacolo, la sala dell’ultima cena di Gesù, e termineremo le visite alla Chiesa di S. Pietro in Gallicantu. A piedi (per chi vuole in bus), passando per la valle del Cedron, raggiungeremo la base del Monte degli Ulivi, dove visiteremo la Grotta dell’Arresto, la Tomba della Madonna e la Basilica del Getzemani.

    Nel pomeriggio, visiteremo a piedi il quartiere ebraico, cominciando dal Muro Occidentale, chiamato Kothel, per gli ebrei il muro dell’attesa. Da questa prospettiva scorgeremo le cupole delle imponenti moschee islamiche di Al’Aqsa e della Roccia – non visitabili.

    (…) L’accettare la morte come atto d’amore non è facile e credo sia stato il capolavoro del Cristo nella sua fatica ad amare.

  7. 7
    7° giorno

    In mattinata visiteremo la Chiesa di St. Anna e la Piscina Probatica. Poi, percorreremo la “Via Dolorosa”, lungo un itinerario sul quale, per devozione popolare, sono segnate le diverse stazioni della Via Crucis. Nel percorso prevediamo solo alcune visite: alla Chiesa della Flagellazione; alla 6° stazione (dedicata a Veronica); alla 9° stazione (dove si trova il patriarcato copto); alla Basilica della Resurrezione, con la visita approfondita al Calvario e al Santo Sepolcro.

    Nel pomeriggio, saliremo sul Monte degli Ulivi, che per Zaccaria è luogo pasquale perché qui si poseranno i piedi del Signore nel giorno dell’ultimo combattimento. Sosta all’Edicola dell’Ascensione, alla chiesa che conserva la Grotta detta del Pater Noster e al Dominus Flevit.

      (…) Quando fu sul fondo della loro disperazione annunciò la speranza con la sua risurrezione. Quando fu nella loro oscurità fece esplodere la luce della verità con la sua risurrezione. Quando fu nell’abisso della loro incapacità ad amare comunicò loro l’infinito gaudio dell’amore con la sua risurrezione. Risorgendo dai morti Cristo rinnovò ogni cosa.

  8. 8
    8° giorno

    Tempo libero e in tempo utile trasferimento in aeroporto: operazioni d’imbarco e partenza per l’Italia (transitando per lo scalo di Roma). Termine dei servizi.

    (…) Ma Elisabetta, che se ne intendeva di fede e di fede oscura e che aveva tanto sofferto nella vita, mi disse una cosa che mi fece piacere e che fu come il premio a tutta la mia solitudine di quei mesi. «Beata te che hai creduto» (Luca 1,44). E me lo ripeteva tutte le volte che mi incontrava e mi toccava il ventre, come per toccare Gesù, il nuovo Mosè che stava per venire al mondo.

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